Cosa vuol dire "Trust" in ambito giuridico?
Il trust è un istituto di origine anglosassone, il cui utilizzo nel nostro Paese risale al 1992.
Per effetto della stipula di un atto tra vivi o di un testamento, un soggetto detto “Disponente” trasferisce ad un altro soggetto, il “Trustee”, beni o diritti di sua proprietà - costituendi il c.d. “Fondo in Trust” - con l’obbligo di gestirli nell’interesse di uno o più soggetti detti “Beneficiari” oppure di raggiungere un determinato scopo, sotto la vigilanza del c.d. “Guardiano” e nel rispetto delle disposizioni previste dall’atto istitutivo di trust.
Utilizzi del Trust come strumento giuridico
Il trust è uno strumento giuridico dinamico che può essere utilizzato per:
- per la tutela di soggetti deboli, compreso gli anziani senza eredi
- per la pianificazione del passaggio generazionale, sia in ambito aziendale, assicurando continuità di gestione nell’impresa, sia in riferimento al patrimonio di famiglia (e.g. la protezione e l’amministrazione di collezioni d’arte),
- per il raggiungimento di un determinato scopo (e.g. i trust c.d. “liquidatori” o i trust aventi scopi caritatevoli) o, ancora,
- per la gestione del conflitto di interessi per i soggetti che ricoprono cariche pubbliche (e.g. i c.d. blind trust).